Dov'è
Cos'è e dov'è
Il Borgo dell’Alpe di Megna è un esempio, tutt’ora ben conservato, di quei nuclei montani che caratterizzavano le nostre montagne fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. Il Borgo fa parte del comune di Asso (CO) e conserva una connotazione medioevale grazie alle due grosse corti che si possono intravedere al suo interno. Appena entrati, a sinistra, si trovano unagrande masso erratico, lasciato dal ritiro dei ghiacciai, e una fontana, che serviva per l'approvvigionamento idrico degli abitanti e del bestiame. Sorpassato il borgo si può sostare in una grande piana verde con bolla d'acqua e animali al pascolo, come cavalli e mucche.
Perché è speciale
Il Borgo dell'Alpe di Megna ti riporta indietro nel tempo. A un passato in cui le famiglie vivevano in grandi casolari e si occupavano le une delle altre; in cui i fuochi nei camini venivano accesi la sera per scaldare grossi sassi da mettere fra le coperte; in cui l'allevamento era la principale fonte di reddito e le transumanze erano degli eventi a cui tutti partecipavano: perfino i bambini, che raccoglievano fiori per agghindare le criniere dei muli.
Da non perdere
Congratulazioni, avete appena trovato la meta ideale per un trekking con i bambini. La ragione? Animali liberi al pascolo! Mucche che brucano l'erba sotto l'attento occhio di cani da pastore, cavalli al galoppo o sdraiati sul prato, capre e pecore circondate dai loro piccoli. I bambini possono osservare e ammirare un contesto naturale e di pastorizia.
Un po' di storia
L’origine del Borgo dell’Alpe di Megna è antica; è documentato che nel XIV secolo la località pagava, al pari degli altri Comuni della Valassina, le decime all’Arcivescovo di Milano. Attività prevalenti erano l’agricoltura di montagna e soprattutto l’allevamento del bestiame.
Curiosità
Nel Borgo prestava la sua opera uno dei cinque Caricatori d'Alpe noti al censimento di Valbrona nei primi del '900. I «Caricatori» erano contadini che nei mesi estivi venivano incaricati di accudire mandrie composte da bestiame privato. Era, infatti, naturale che le famiglie del paese possedessero almeno una mucca e si preoccupassero di mandarla al pascolo per tutta la bella stagione.
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