SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Un tipico borgo altomedievale dell'entroterra imperiese sorge fra le colline sinuose delle Prealpi Liguri. Un gruppo di case molto ravvicinate fra loro creano un intreccio inestricabile di carruggi, ovvero di stretti vicoli tipici di tutte le città della regione. Allontanandoci dal centro abitato giungiamo al Santurario da cui si ha una magnifica vista sul paese e sui terrazzamenti d'ulivo e altre coltivazioni che lo circondano.
Perché è speciale
Fra gli innumerevoli carruggi angusti, che si alternano ad ampie vie o piazze, si nascondono dei tesori rimasti celati per secoli fra le silenti pareti in pietra degli edifici storici. Primo fra tutti, "L'Antico Forno Comunale", in uso già dalla prima metà del '500. Non solo... dalla piazza della chiesa è facile raggiungere il "Museo dell'Olio e della Civiltà Contadina", che racconta di un'altra tradizione secolare del luogo.
Da non perdere
Per chi davvero volesse entrare nel vivo della cultura enogastronomica locale, è bene sapere che oltre al rinomato olio d'oliva, ad Airole, come in altri comuni dell'entroterra ligure, vi è un'altra specialità tipica, frutto della terra: le lumache. In genere nei mesi autunnali (l'anno scorso è stata il 6 ottobre) si tiene la "Sagra delle lumache", dove si riscopre questo piatto tradizionalmente importante quanto controverso, ora considerato piatto povero, ora cibo raffinato e d'élite, soprattutto nella vicina Francia.
Un po' di storia
Incontriamo un vecchio, seduto su una panchina, in Via della Repubblica. Porta un baschetto nero sul capo e guarda gli ulivi, come fossero la cosa più bella su cui avesse mai posato gli occhi. Sorride, colto dall'emozione. Poi si accorge della nostra presenza. "Le piante che state fotografando le ho coltivate io" afferma, fiero di sé. E come potrebbe non esserlo? Oltre che maestose e bellissime sono il frutto del lavoro di intere generazioni e una delle principali fonti di sostentamento economico del paese. La storia di Airole è una storia fatta da uomini semplici, perlopiù contadini e coltivatori.
Curiosità
Airole non è solo il borgo di pietra e i suoi fitti carruggi. Dall'altra parte del territorio comunale, lontano da altri edifici, si erge il Santuario della Madonna delle Grazie. Oltre che aver rappresentato nel corso dei secoli un importante luogo di culto, è importante perché da qui si diramano vecchie mulattiere, un tempo conosciute come "la via dell'olio e del sale" da cui si possono scorgere vecchie torri di avvistamento e caratteristici casoni di campagna.
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