SHARRYLAND
Abbazia di Sant'Eustachio a Nervesa della Battaglia
Avrebbe dovuto essere un luogo di pace, ma il destino aveva altri piani
Dov'è
Cos'è e dov'è
Vale la pena affrontare la salita, a tratti anche faticosa, che accompagna a questa meraviglia: giunti in cima alla collina, tra vigneti e uliveti sapientemente coltivati, i resti delle mura di questa antica Abbazia si ergono a testimonianza di un lungo passato. Quando si parte alla volta di luoghi come questo, di solito si cerca di assorbirne la pace, la spiritualità. È innegabile che anche qui si possano vivere queste sensazioni, ma c’è di più. Chiudendo gli occhi e concentrandosi, sembrerà di percepire sussurri ben diversi dalle sommesse preghiere dei monaci: echi di dolore e violenza.
Perché è speciale
Proprio questi ricordi, lontani ma non troppo, rendono estremamente particolare lo straordinario esempio di architettura romanico-benedettina del XII-XIII secolo in cui ci troviamo. L'Abbazia di Sant'Eustachio fu testimone di secoli di storia, tanto da aver ospitato diversi personaggi noti di ogni epoca: tra questi Pietro Aretino, poeta, scrittore e drammaturgo, e Gaspara Stampa, poetessa nata a Padova nel 1523. Come mai, allora, oggi non vediamo che pochi, sparuti resti? Come mai, appoggiando la mano agli stralci di pareti rimasti, sembra che ancora tremino, scossi dal terrore e dagli scoppi della guerra?
Da non perdere
La convivenza in questo luogo di pace e guerra, serenità e paura, rovina e bellezza, genera una specie di incanto, una vibrazione sommessa che amplifica tutto ciò con cui viene in contatto. Non sorprende allora che nel corso dell'anno, nell'Abbazia vengano organizzati diversi eventi: mostre d'arte, degustazioni, spettacoli all'aperto in una cornice suggestiva che rende speciale ed indimenticabile ogni esperienza.
Un po' di storia
Fondata da Rambaldo III di Collalto verso la metà dell'XI secolo, l'Abbazia che doveva essere un luogo di pace e di preghiera, subì invece molti attacchi e saccheggi: dal 1229, durante la guerra Guelfo-Ghibellina, alle vicende della Lega di Cambrais, nel 1509. Nel 1521 l'Abbazia venne definitivamente ridotta ad un semplice luogo di culto, ma questo non la salvò dalle razzie napoleoniche. Il colpo di grazia fu la Prima Guerra Mondiale, quando la cosiddetta Battaglia del Solstizio, avvenuta tra il Piave ed il Montello lasciò solo macerie e polvere. Dell'antico edificio, di fatto, non rimasero che le mura.
Curiosità
Fu proprio questo il luogo di nascita... del Galateo! L'autore, Giovanni Della Casa, caduto in disgrazia a Roma dove ambiva alla carica di cardinale, si ritirò tra le mura dell'Abbazia di Sant'Eustachio e diede vita al celebre «Trattato de' costumi», chiamato Galateo in onore del Vescovo di Sessa Aurunca che lo aveva ispirato, Galeazzo Florimonte.
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