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Abbazia di Sant’Egidio, Fontanella
L'affascinante abbazia romanica sul Monte Canto che fu l'ultima dimora di Padre Turoldo
Dov'è
Cos’è e dov’è
L’abbazia di Sant’Egidio è una suggestiva abbazia romanica tra i vigneti del Monte Canto, corredata da ciò che resta del monastero. È stata l’ultima dimora di Padre David Maria Turoldo, teologo, filosofo e poeta. Oggi si mostra come una chiesa semplice, con facciata a doppia capanna in arenaria grigia e dorata decorata da lesene e archetti, coronata da un possente campanile e chiusa da tre eleganti absidi. Al momento di entrare ci si ritrova immersi in un ambiente suggestivo.
Perché è speciale: il gioco di luci e superfici all’interno della chiesa
La luce filtra dalle monofore e dal piccolo oculo esaltando la grana dei muri, del legno e del bel pavimento di pietra grezza. Nell’abside centrale Cristo nella mandorla, circondato dagli Evangelisti, è l’affresco più antico. Il più recente è quello dell’absidiola destra, di Cristoforo Baschenis III il Vecchio. Altri affreschi si vedono sulle pareti, resti di una decorazione che doveva ricoprire tutta la chiesa, compresa una ingenua Madonna del latte. Curiosi segni geometrici sono disposti sui capitelli e lungo le pareti con un ordine che sembra casuale: spirali, rombi, nastri, quadrati a scacchiera. Forse si tratta di materiali di recupero.
Curiosità: il chiostro e la sepoltura della leggendaria Teoperga
Anche il piccolo chiostro è bello, pur se incompleto, e regala una splendida vista sui vigneti. In un angolo è posta una sepoltura: si tratta della leggendaria Teoperga, probabilmente la sorella di Alberto da Prezzate, colui che donò ai monaci il terreno per l’abbazia. La tradizione locale dice che fosse la sposa, ripudiata e fattasi monaca, del re franco Lotario; in effetti la sua immagine, scolpita sulla lastra tombale, porta la corona.
Da non perdere: gli edifici del monastero
Il resto del complesso è fatto di edifici eterogenei ma affascinanti, non perdetevi il giro un po’ tortuoso intorno all’abbazia. Troverete vecchi strumenti agricoli, una bella torre gotica, graziosi edifici rurali dai ballatoi di legno.
Un po’ di storia: l’abbazia e Padre Turoldo
L’abbazia venne fondata nel 1080 come priorato cluniacense, alcuni affreschi sono coevi, altri probabilmente del secolo successivo; quello del Baschenis è datato 1532. Padre Turoldo vi si stabilì nel 1964 e qui fondò la Casa di Emmaus, aperta a laici e religiosi di tutte le religioni, che divenne punto di riferimento per molti protagonisti della storia culturale e civile italiana e non.
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