Abbazia di Novacella/Neustift

Da non perdere

Gli Agostiniani che da circa 1000 anni custodiscono l’abbazia, ne hanno fatto un gioiello d'arte e di spiritualità, un centro culturale e musicale di primo livello, ma anche un'azienda vitivinicola di rango e di tradizione antica (del resto quella più a settentrione d'Italia). Per gli amanti del buon vino è necessaria una visita alla storica cantina abbaziale dove, dal 1142, si producono i freschi bianchi locali, come il Kerner ed il Sylvaner, e quelli più noti come i vari Pinot, il Mueller Thurgau e il Traminer aromatico.

Un po' di storia

L'abbazia venne edificata nel 1142 dal principe-vescovo di Bressanone, il beato Artmanno. Fu lui ad affidarla ai canonici regolari agostiniani. Alla fine del XII secolo il priore Konrad von Rodank, fece ricostruire il convento dopo un terribile incendio ed erigere l'odierno "Castel S. Angelo", la "Michaelsburg", ospizio per poveri e pellegrini. Il momento più drammatico per l'abbazia fu il 1525 quando contadini e popolani, sulla scorta degli impulsi della riforma luterana, la saccheggiarono. Dopo un periodo di decadenza, arrivò una nuova primavera nel XVIII secolo quando diversi interventi ci donarono la biblioteca e la chiesa abbaziale come le conosciamo oggi.

Curiosità

Al centro del cortile esterno potete ammirare il “Pozzo delle Meraviglie”. Come nome, richiama atmosfere decisamente da Mille e una Notte. La sua struttura ricorda più che un pozzo, un rifugio per dame e cavalieri. Nella realtà, il pozzo non è stato luogo di incontri segreti, né incredibili prodigi. Deve il suo nome al pittore Nikolaus Schiel che nel 1669 dipinse nelle nicchie del tettuccio ottagonale le sette meraviglie del mondo antico, aggiungendovene un'ottava, per l'appunto, l'abbazia di Novacella.