Una città di pietra a guardia della Majella

#ilviaggiatoredigusto Si sa gna va: che dàjje dàjje e dajje / la cipullette ti divente àjje... Si sa com'è: che dagli, dagli e dagli, anche le cipolle diventano agli... ovvero, la felicità sta anche nel farsi andar bene le cose così come sono... una poesia che parla di un matrimonio sulle prime d'interesse ma poi d'amore... un poeta di popolo, faceva il sarto, Modesto della Porta, arguto e al contempo profondo... il suo paese d'origine, Guardiagrele, gli ha dedicato una scultura molto particolare... il posto è una piccola meraviglia: “città di pietra”, come la definì D'Annunzio, sullo sfondo della Majella, la montagna madre... un chiesa romanica, Santa Maria Maggiore, davvero atipica con la facciata che s'innalza a campanile... e che campane!... Qui la lavorazione dei metalli è un'arte antica sublimata in un gioiello, la presentosa, che un tempo valeva come pegno di matrimonio... trovo tutto straordinariamente interessante... anche a tavola, a partire da una pasta al ragù di carni miste che prende nome dal mattarello scanalato, il rintrocilo, che serve per lavorarla... dulcis in fundo, un pan di Spagna e crema dal doppio nome: uno per così dire istituzionale, tre monti, per via della forma che ricorda le cime della Majella... l'altro vernacolare, zise delle monache, ammiccando alle vagheggiate rotondità delle religiose che lo preparavano... #borghi #poesia #arte #artigianato #sapori wonderLama dei Peligni, il paese dei camosci Photo courtesy of: https://abruzzoturismo.it - https://www.viviguardiagrele.it - www.tastefromabruzzo.com