Ultima casa di Poeta
«Il quartiere in cui sorgerà l'Ultima casa di Poeta - l'EUR - è la monumentale evidenza di quanto l'esibizione del fallimento sia, in Italia, la vera matrice di ogni forma di potere. Sorto dove il Duce pose un fallico pino con vanga di rito e apoteosi, destinato a collegare Roma al Mar Tirreno, è l'acronimo di un'Esposizione Universale Romana che non si tenne mai. Trionfo del cemento armato con retorica imperiale, tonnellate di chiodi, ferro e calcestruzzo, è l'emblema monumentale di ciò su cui si fonda la nazione: l'importanza di articolare una promessa come inizio e conclusione di un processo, senza curarsi di ciò che viene dopo. Dare per scontato che della promessa conta solo il senso della frase. La conseguenza urbanistica è quella di abitare il fallimento - in questo caso un evento mai avvenuto - come fosse un trionfo: innervarlo di strade, iniettare vita, automobili, negozi, ospedali, offrirlo alla vista come modello da imitare. Convertire infine il tutto in propaganda: il denaro si è ormai raffreddato nel cemento, si è innalzato al cielo, ha prodotto estetica e consenso; il resto conta poco, e la promessa è solo carta straccia.» #paroladipoeta - Andrea Bajani, "Il libro delle case", Feltrinelli 2023, pag. 110 - Foto di Aurelio Candido via Flickr (CC BY-NC-SA 2.0)